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al testo di Redazione LaRecherche.it
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(Bosco)
M'innamoro a d e s s o del bosco che mi racconti con la voce, di quel verde lucido che sbuca come un frutto appena colto, fresco, dopo tutta questa quiete, dopo troppi fantasmi di vento, dopo passi di foglie morte e un filo ruggine che ha stretto mani e alberi in un nodo senza cielo, parlami ancora con i tuoi occhi io voglio scrivere per te così parole nuove e tante io voglio perdermi per sentieri di mattoni gialli e rossi per il tuo sguardo, fino al bosco che mi racconti con la voce, e poi trovare un punto di sole tra le ombre in cui spogliarmi di ogni desiderio e di ogni forma, in cui mangiarmi lenta, voglio venire a cercarti come un lupo parlare la lingua del bosco che tu m'insegni ad e s s o, senza voce e occhi.
Un piccolo bottone rosso
Se questa rabbia fosse tutta un piccolo bottone rosso: potessi prenderlo tra le dita tirare forte sentire il filo di cotone che scivola via come erba secca, potessi sostenere tutto nello sguardo il vuoto che sprofonda fino al cuore dall'asola scoperta e con le dita piano cercare un battito uno solamente, sentire che la fine si allenta come una camicia aperta cade a terra e di colpo io non ho più freddo, potessi cadere a terra anch'io – erba cotone filo stretto – gli occhi due bottoni appesi a ciò che resta, potessi prenderli tra le dita e dirti indossali, e adesso guardami con quelli, nuda come non mi hai mai vista.
[ Poesie tratte da Genealogia imperfetta, La Vita Felice ]
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